Al Lupo! Al Lupo! Ma anche no.

Interrompo un lavoro importante per fare un post qua dove non postavo da molto tempo. Oggi e’ successa una cosa bellissima. Anzi due. La prima e’ che siamo dovuti andare all’ospedale ed uscire quindi lasciando che fossero i bambini ad uscire dopo di noi. Quando siamo tornati abbiamo trovato la porta spalancata e due musetti (Zoom il cane e Mimi’ la micetta, la quale non e’ ancora uscita di casa ne’ credo che uscira’ perche’ abbiamo paura che ci finisca sotto una macchina come il  nostro povero e amato Micio) che spuntavano e guardavano sulla strada, e ci hanno fatto tante feste quando siamo entrati. Il fatto e’ che siccome la serratura e’ un po’ dura eravamo d’accordo che i ragazzi non avrebbero chiuso a chiave, ma vedere la porta spalancata cosi’ e i musetti fuori aperti al mondo ci ha fatto spaventare: ragazzi irresponsabili! Menefreghisti! Basta giocare ai videogiochi per un mese! Quando tornano ci sentono! Guarda com’e’ facile chiudere bene la porta! E via cosi. Dopodiche’, mentre eravamo qua tranquilli aspettando di dover riportare paolo al lavoro, la porta d’ingresso si spalanca: faceva corrente dal bagno (con la finestra chiusa, solo uno spiffero) di sopra, e apriva la porta. Grazie al cielo i ragazzi non erano ancora tornati, e non sono mai stati sgridati. Il punto e’ che se non fosse successo quando c’eravamo noi, se loro si fossero giustificati dicendo “ma noi l’abbiamo chiusa bene!”, noi non gli avremmo creduto. Era ovvio che erano stati irresponsabili e disattenti.

Momento, c’e’ ancora la <lj-cut text=”seconda.”>.

La seconda e’ stata piu’ triste. In Italia Dylan non era aveva mai eccelso a scuola, ma piu’ che altro perche’ si annoiava, era popolare e le maestre non lo apprezzavano molto. E ogni volta andavi a sentire le maestre per Kai ed era tutto un “ah signora e’ bravissimo, buonissimo, aiuta tutti, ecc ecc”. Con Dylan era diverso. MA, gli ho sempre detto che non importava che fosse bravo quanto kai, ci interessava che desse sempre il suo meglio e che prendesse la scuola sul serio perche’ e’ quello l’unico dovere che si richiede da lui. Quando poi avrebbe finito l’universita’ poteva fare un po’ quel che gli pareva. Vabbeh. Da quando e’ in Inghilterra si vede che il sistema gli si confa’ e andava sempre meglio. Questo e’ stato il primo anno nella scuola media del fratello, una scuola impegnativa, molto ambita, di grande serieta’. Ovviamente i confronti sarebbero stati inevitabili anche all’interno della scuola stessa e la temevamo un po’ MA Ghigo (sempre Dylan, il piccolo) ci diceva che stava andando bene, che i prof lo riempivano di complimenti, che aveva amici che volevano sempre stargli vicino eccetera. Ovviamente felicissimi tutti e ok. POI, prima di natale, arrivano due lettere con aggiornamento sullo status dei bambini. Quella di Kai, piena di aggettivi che gli inglesi raramente usano: eccellente, altissimi risultati, grandissimo successo eccetera. Quella di Dylan molto mesta, che dice che in alcune materie e’ ok, in altre pero’ sta andando sotto il livello e forse e’ il caso di fare qualcosa e verra’ tenuto sotto controllo. Grande delusione, prima di tutto per ghigo, che con le lacrime agli occhi ci dice che non se l’aspettava proprio, che non capiva, che come e ‘ possibile, che ci deve essere uno sbaglio. Ora, voi cosa pensereste? E’ piu’ facile che sia la scuola a sbagliare o che ghigo abbia avuto un’impressione sbagliata del suo stesso progresso? E’ vero che poco si conciliava con i complimenti che lui ci riferiva dagli insegnanti, ma avevamo concluso che forse la scuola lo volesse solo incoraggiare! Per settimane dunque un ghigo mesto e messo alla prova, e prediche da parte nostra di prestare piu’ attenzione a cio’ che lo circonda, e che non ha il senso della realta’ e via dicendo. Oggi mi chiama la sua capo “comunità” della scuola, perché io l’avevo chiamata per chiederle se domani, quando avremmo parlato col tutor di Dylan come di routine a questo punto dell’anno, ci avrebbe fatto il favore di farci parlare anche con un insegnante di quelli con cui andava male e di uno con cui andava bene, per capire come mai ghigo avesse quest’impressione sbagliata eccetera. Insomma, oggi mi chiama la community leader e mi dice che c’e’ stato un errore, per cui si scusa in nome della scuola: ghigo in realta’ va bene in tutte le materie, in alcune eccelle proprio, avrebbe dovuto avere un “glowing report” (brillante resoconto), e’ uno studente modello e anche un role model! Insomma, aveva ragione ghigo, anche qua.

Noi abbiamo accusato il colpo e reimparato la lezione.

Quando i bambini erano piccolini, una delle cose su cui insistevo, era che i bambini saranno piccoli, si, ma sono persone come noi, hanno diritti come noi, e non c’e’ niente di piu’ brutto di non essere creduto, ascoltato, di non poter esprimere le proprie opinioni. Molte persone che mi conoscevano erano sconvolte da quanto da subito io interpellassi le opinioni dei miei bambini su qualsiasi grossa decisione, ma anche quelle piccole se coinvolgevano loro. Sono sempre stata sincera su tutto, quello che facevo io, perche’ facevo le cose, e via dicendo.

Ho sempre rispettato la loro opinione. Ho sempre, inoltre, raccontato a loro la favola del bambino che chiamava al lupo. Per spiegare loro che io mi fidavo di loro, ma che se avessero cominciato a raccontarmi balle tutto il sistema di credere a quello che dicevano sarebbe crollato. E’ ovvio che crescendo, e con a fianco Paolo che in quanto uomo stava fornendo una giusta dose di fermezza che forse non avevo e che ci voleva ai ragazzi in crescita, Kai qualche volta e’ stato colto a raccontare balle. Una piccola qua una piccola la’ e la fiducia cade, e quindi si e’ diventati un po’ piu’ “tradizionalisti”, per cui “hai fatto questo sei in punizione e non fiatare” (nemmeno per giustificarti, per spiegare). Forse siamo andati troppo in la’, e invece di fare la cosa piu’ faticosa (e cioe’ accertarsi sempre con calma se stanno mentendo, o se stanno dicendo la verita’ e se sono sinceri) qualche volta forse siamo stati un po’ “superficiali”.

Oggi ci e’ servito di lezione in tal senso. Se, soprattutto quando sono piccolini, li abituiamo da subito che la loro opinione vale, che vengono considerati, ascoltati e non educati come piccoli robottini uno uguale all’altro senza individualità, preferenze, ne’ crucci, secondo me ne vale troppo la pena.

Ecco, sono felice che oggi mi abbia riportato all’attenzione. Oltre ovviamente ad essere stata felicissima di dare la bellissima notizia al povero ghigo, che era ovviamente felicissimo anche lui. E domani avremo le conferme e, spero, altre scuse dal tutor di Ghigo (ma ti rendi conto come rovini il natale a qualcuno, come deludi le aspettative per una lettera sbagliata? E ci pensi al bambino che ha ricevuto la lettera di ghigo, e domani andra’ a sentire tutta un’altra storia? Mannaggia a loro).

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14 thoughts on “Al Lupo! Al Lupo! Ma anche no.

  1. pedagogia a parte, non avrei mai detto che gli inglesi fossero così pasticcioni. ma neanche i monty pyton sono a conoscenza di questa cosa sennò baserebbero tutta la loro produzione su gente che inciampa sulle proprie stringhe per ore intermanibili di film.

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  2. pedagogia a parte, non avrei mai detto che gli inglesi fossero così pasticcioni. ma neanche i monty pyton sono a conoscenza di questa cosa sennò baserebbero tutta la loro produzione su gente che inciampa sulle proprie stringhe per ore intermanibili di film.

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  3. pedagogia a parte, non avrei mai detto che gli inglesi fossero così pasticcioni. ma neanche i monty pyton sono a conoscenza di questa cosa sennò baserebbero tutta la loro produzione su gente che inciampa sulle proprie stringhe per ore intermanibili di film.

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    1. guarda maff sono una cosa allucinante, mio padre me lo diceva quando io tutta contenta gli elogiava l’inghilterra dove mi accingevo ad andare. Diceva che sono maestri in dare l’idea dell’efficienza, ma quanto sono casinisti loro ce n’e’ pochi. E quant’e’ vero. Ma ti pare che razza di errore mi combini a un bambino? E io mica ci ho pensato di controllare, ma quando mai. Vabbeh, tutto e’ bene quel che finisce bene, pero’ accidenti. E comunque i monthy phython in parte l’hanno fatto, ora non mi vengono in mente ma l’inglese che fa il figo ma poi e’ un cretino l’hanno preso in giro eccome 😀

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    2. guarda maff sono una cosa allucinante, mio padre me lo diceva quando io tutta contenta gli elogiava l’inghilterra dove mi accingevo ad andare. Diceva che sono maestri in dare l’idea dell’efficienza, ma quanto sono casinisti loro ce n’e’ pochi. E quant’e’ vero. Ma ti pare che razza di errore mi combini a un bambino? E io mica ci ho pensato di controllare, ma quando mai. Vabbeh, tutto e’ bene quel che finisce bene, pero’ accidenti. E comunque i monthy phython in parte l’hanno fatto, ora non mi vengono in mente ma l’inglese che fa il figo ma poi e’ un cretino l’hanno preso in giro eccome 😀

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    3. guarda maff sono una cosa allucinante, mio padre me lo diceva quando io tutta contenta gli elogiava l’inghilterra dove mi accingevo ad andare. Diceva che sono maestri in dare l’idea dell’efficienza, ma quanto sono casinisti loro ce n’e’ pochi. E quant’e’ vero. Ma ti pare che razza di errore mi combini a un bambino? E io mica ci ho pensato di controllare, ma quando mai. Vabbeh, tutto e’ bene quel che finisce bene, pero’ accidenti. E comunque i monthy phython in parte l’hanno fatto, ora non mi vengono in mente ma l’inglese che fa il figo ma poi e’ un cretino l’hanno preso in giro eccome 😀

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    4. guarda maff sono una cosa allucinante, mio padre me lo diceva quando io tutta contenta gli elogiava l’inghilterra dove mi accingevo ad andare. Diceva che sono maestri in dare l’idea dell’efficienza, ma quanto sono casinisti loro ce n’e’ pochi. E quant’e’ vero. Ma ti pare che razza di errore mi combini a un bambino? E io mica ci ho pensato di controllare, ma quando mai. Vabbeh, tutto e’ bene quel che finisce bene, pero’ accidenti. E comunque i monthy phython in parte l’hanno fatto, ora non mi vengono in mente ma l’inglese che fa il figo ma poi e’ un cretino l’hanno preso in giro eccome 😀

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    5. guarda maff sono una cosa allucinante, mio padre me lo diceva quando io tutta contenta gli elogiava l’inghilterra dove mi accingevo ad andare. Diceva che sono maestri in dare l’idea dell’efficienza, ma quanto sono casinisti loro ce n’e’ pochi. E quant’e’ vero. Ma ti pare che razza di errore mi combini a un bambino? E io mica ci ho pensato di controllare, ma quando mai. Vabbeh, tutto e’ bene quel che finisce bene, pero’ accidenti. E comunque i monthy phython in parte l’hanno fatto, ora non mi vengono in mente ma l’inglese che fa il figo ma poi e’ un cretino l’hanno preso in giro eccome 😀

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  4. che errore imperdonabile quello della scuola!!!
    Ah, una cosa…
    da bambina iper interpellata per tutto (persino sugli investimenti in banca) sin dalla tenera età quante volte avrei voluto essere presa meno in considerazione 😦 e trattata più da bambina vera.
    Ma so che non è il caso dei tuoi baldi giovani, che hanno un’aura di consapevolezza e serenità che in me non ho mai intravisto.
    Quindi…
    bravissimi.
    p.s. spesso anche con i genitori capita di “pre-giudicare”… mica solo con i ragazzi! quante false porte lasciate aperte lamento ai miei…

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  5. che errore imperdonabile quello della scuola!!!
    Ah, una cosa…
    da bambina iper interpellata per tutto (persino sugli investimenti in banca) sin dalla tenera età quante volte avrei voluto essere presa meno in considerazione 😦 e trattata più da bambina vera.
    Ma so che non è il caso dei tuoi baldi giovani, che hanno un’aura di consapevolezza e serenità che in me non ho mai intravisto.
    Quindi…
    bravissimi.
    p.s. spesso anche con i genitori capita di “pre-giudicare”… mica solo con i ragazzi! quante false porte lasciate aperte lamento ai miei…

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    1. Quanto sono vere entrambe le cose. E’ buffo come loro riescano ad essere deliziosamente incoscienti di quello che li circonda e allo stesso tempo no, ma si, concordo che bisogna stare attenti. Ma in fondo basta ascoltare loro: se sono interessati gliene parli, se vedi che non gliene puo’ fregar di meno o che li mette a disagio, li lasci stare.
      Per i genitori, immagino di si Lo. In linea di massima, il famoso detto giudica il prossimo tuo come vorresti essere giudicato tu, non e’ mica una cazzata, vero? Io lo tengo sempre fin troppo presente.

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    2. Quanto sono vere entrambe le cose. E’ buffo come loro riescano ad essere deliziosamente incoscienti di quello che li circonda e allo stesso tempo no, ma si, concordo che bisogna stare attenti. Ma in fondo basta ascoltare loro: se sono interessati gliene parli, se vedi che non gliene puo’ fregar di meno o che li mette a disagio, li lasci stare.
      Per i genitori, immagino di si Lo. In linea di massima, il famoso detto giudica il prossimo tuo come vorresti essere giudicato tu, non e’ mica una cazzata, vero? Io lo tengo sempre fin troppo presente.

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    3. Quanto sono vere entrambe le cose. E’ buffo come loro riescano ad essere deliziosamente incoscienti di quello che li circonda e allo stesso tempo no, ma si, concordo che bisogna stare attenti. Ma in fondo basta ascoltare loro: se sono interessati gliene parli, se vedi che non gliene puo’ fregar di meno o che li mette a disagio, li lasci stare.
      Per i genitori, immagino di si Lo. In linea di massima, il famoso detto giudica il prossimo tuo come vorresti essere giudicato tu, non e’ mica una cazzata, vero? Io lo tengo sempre fin troppo presente.

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    4. Quanto sono vere entrambe le cose. E’ buffo come loro riescano ad essere deliziosamente incoscienti di quello che li circonda e allo stesso tempo no, ma si, concordo che bisogna stare attenti. Ma in fondo basta ascoltare loro: se sono interessati gliene parli, se vedi che non gliene puo’ fregar di meno o che li mette a disagio, li lasci stare.
      Per i genitori, immagino di si Lo. In linea di massima, il famoso detto giudica il prossimo tuo come vorresti essere giudicato tu, non e’ mica una cazzata, vero? Io lo tengo sempre fin troppo presente.

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